Registrazione di marchi e brevetti in Italia

Se intendete effettuare la  Registrazione di marchi e brevetti in Italia occorre depositare la domanda di brevetto in Italia, dopo aver opportunamente consultato un esperto che vi aiuti ad analizzare i punti elencati in precedenza

(novità, inventività, liceità e applicabilità industriale), bisogna decidere se preferire una domanda di brevetto per invenzione o di una per modello di utilità, per la cui distinzione rimandiamo al nostro articolo sui brevetti.  La procedura da seguire in entrambi i casi è la seguente: domanda di brevetto con descrizione e disegni tecnici da depositare per via telematica o tramite la Camera di Commercio; in quest’ultimo caso la domanda può essere trasmessa al vostro posto ma dovrà comunque essere formulata da voi. Si consiglia come sempre di rivolgersi a esperti in materia, in modo da non effettuare errori che potrebbero rivelarsi decisivi, tanto più considerando i tempi e i costi della procedura per richiedere il brevetto.

 Chi può depositare la richiesta per un brevetto italiano?  Qualsiasi soggetto maggiorenne, persona fisica o giuridica, in condizione di reciprocità, può presentare domanda di brevetto e/o di registrazione. Può farlo di persona oppure tramite un consulente brevettale abilitato (mandatario) o avvocato che sia munito di apposita procura. Fondamentalmente qualsiasi cittadino italiano che abbia la residenza in Italia e ogni impresa con sede in Italia può depositare un brevetto nazionale per l’Italia.

Mentre per quanto riguarda i richiedenti stranieri, sia che si tratti di privati sia di imprese, essi possono depositare un brevetto in Italia solo se con domicilio elettivo o una filiale in Italia. Se così non fosse devono rivolgersi a un agente brevettuale residente in Italia.  Come funziona il deposito della domanda per il brevetto italiano? Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico si trovano i moduli sia per le invenzioni che per i modelli di utilità. Il deposito della domanda può essere effettuato online cliccando sul link già presente alla suddetta pagina o presso una Camera di Commercio. In alternativa è anche possibile spedirla per posta utilizzando un servizio che ne attesti il ricevimento all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. 

Al modulo di domanda, inviato in tre copie incluso l’originale, bisogna allegare la descrizione, i disegni tecnici e le rivendicazioni. La prima assolve alla funzione di chiarire quale sia il problema tecnico che l’invenzione andrà a risolvere, mettendo in luce i vantaggi che l’invenzione in questione apporterebbero a chi la utilizza. I disegni servono a coadiuvare e a specificare la descrizione, illustrando le caratteristiche tecnico-costruttive.  Nelle rivendicazioni, invece, occorre specificare quali sono gli aspetti per i quali si richiede la tutela del brevetto. Infatti il brevetto che verrà rilasciato coprirà soltanto gli elementi per i quali si fa rivendicazione, lasciando scoperti tutti gli altri.

Perciò l’attenzione a questo aspetto deve essere massima anche per avere la garanzia di poter difendere il brevetto in caso di contraffazione. Inoltre occorre allegare la versione in inglese delle rivendicazioni se non si rivendica alcun tipo di priorità (pena il pagamento di 200 euro per le spese di traduzione), oltre alla ricevuta del pagamento F24 dei diritti all’Agenzia delle Entrate, la lettera di incarico, l’atto di procura nel caso sia stato nominato un mandatario abilitato, l’eventuale documento di priorità e, naturalmente, l’indicazione del nome dell’inventore.

Quali sono i costi per depositare una domanda di brevetto italiano?  Come si immaginerà, i costi possono variare a seconda di diversi fattori, dal numero di pagine del progetto, al numero di rivendicazioni, dalla modalità di deposito della domanda (il formato elettronico è più economico di quello cartaceo) al tipo di brevetto e molto altro.

Puoi Contattarci al numero 0645548090

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