Avete l’esigenza di vivere i vostri ambienti esterni tutto l’anno? Occorre Trovare pergotenda Frosinone per chi ha la fortuna di disporre di un balcone
è un vero un peccato doverne limitare l’utilizzo ai soli mesi estivi. eppure, le soluzioni presenti attualmente in commercio sono molte, ma in questo articolo ci riferiremo a due in particolare: la chiusura di un balcone mediante l’installazione di una chiusura di un balcone con la costruzione di una veranda. si tratta di due installazioni diverse che richiedono titoli abilitativi e iter burocratici molto differenti: nel caso della pergotenda® non si rende necessario il ricorso alle autorizzazioni per costruire, per la veranda invece sì. di seguito descriviamo cosa si deve fare in termini logistici e burocratici nel caso si volesse chiudere il proprio balcone con l’installazione di una pergotenda® o di una veranda. se volete richiedere maggiori informazioni per progetti su misura per il vostro terrazzo (anche per locali pubblici), centro italia può offrire tutte le informazioni di cui avete bisogno, basta accedere alla sezione dedicata ai contatti del sito. in termini di funzione, sia la pergotenda sia la veranda servono ad ombreggiare uno spazio esterno creando una protezione totale o parziale.
ciò che invece differenzia in modo sostanziale le due strutture riguarda l’ambito urbanistico ed abilitativo, ovvero i permessi per la realizzazione e le conseguenti sanzioni penali nel caso di un’installazione abusiva. ciò che andrete a leggere di seguito si riferisce alla città di roma, ma è possibile che alcune normative siano conciliabili anche con altri comuni. tuttavia, si consiglia di verificare il corretto iter da seguire presso gli uffici del comune di appartenenza. la circolare esplicativa dipartimentale del 2012 il punto di partenza è la circolare del 2012 con la quale si intendeva chiarire i procedimenti edilizi da prendere in riferimento per la realizzazione delle opere edilizie nella capitale. la circolare fornisce indicazioni circa alcuni aspetti molto importanti che andiamo a descrivere. la pertinenza urbanistica stabilire se una struttura sia o meno una pertinenza urbanistica è un aspetto fondamentale ai fini della corretta interpretazione e applicazione dell’iter urbanistico previsto.
per essere definito una pertinenza urbanistica, un manufatto deve presentare una propria individualità fisica, non deve cioè essere parte integrante o costitutiva di un altro fabbricato. vi è dunque pertinenza nel caso in cui il manufatto risulti autonomo rispetto all’immobile, ovvero quando svolga una funzione “di servizio”. in questo senso, possiamo definire pertinenza una tettoia ad esempio, in quanto caratterizzata da un’individualità fisica e strutturale. la precarietà dell’opera in ambito edilizio, un’opera può essere considerata precaria e dunque realizzabile senza il ricorso ai permessi per costruire qualora abbia realmente una funzione temporanea e provvisoria indipendentemente dai materiali impiegati e dal livello di trasferibilità dell’opera stessa. a tale proposito, la circolare specifica che la stagionalità di un’opera non implica la sua precarietà: non è possibile smontare una tettoia a fine estate perché il passare delle stagioni non è un elemento che determina la precarietà della struttura.
la natura precaria di un’opera è data invece dalla provvisorietà della sua funzione. l’edilizia libera questi due aspetti sono molto importanti ai fini dell’identificazione delle opere per la costruzione delle quali sia necessario o meno richiedere i permessi. tutti i manufatti per i quali non sia previsto il rilascio di alcun permesso rientrano nell’ambito dell’edilizia libera.
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