Chirurgo per filler acido ialuronico in Milano sono sempre molto chiacchierati Oltreoceano. Dove sono considerati vere e proprie star.
Negli States, infatti, mentre ancora si scommette sul nome dello specialista artefice dell’aspetto incredibilmente rilassato (splendida oggi nella serie tv The Undoing – Le verità non dette come lo era 20 anni fa) di alcuni si conosce l’identità per ammissione dei diretti interessati o di chiacchiere insistenti. Così, si individua nel dottor Jason Diamond l’artefice della freschezza del viso , mentre il dottor Simon Ourian resta il riferimento di Kylie Jenner. E visti i risultati, è inevitabile sentire il desiderio di sbirciare su Instagram le pagine di questi specialisti per vedere i loro lavori.
fino a che punto è vero quello che vediamofin qui niente di male, ma il problema potrebbe sorgere quando si decide sottoporsi a un intervento importante o di fare un semplice “ritocchino” selezionando solo sui social il medico cui affidarsi. Perché le immagini che si vedono possono essere ingannevoli, perché non sempre sono sinceri e non sempre rispecchiano la realtà. Come emerge da uno studio del 2018, infatti, da un’analisi dei post collegati ad hashstag come #blefaroplastica, #lifting, #filler #fillerlabbra e #aumentoseno, i ricercatori della Rutgers University del New Jersey hanno scoperto che nella maggior parte dei casi si trattava di campagne di marketing di autopromozione fuorvianti.
Oltretutto pubblicate da professionisti non qualificati (nell’ordine: ginecologi, medici di famiglia, laureati in medicina senza specializzazione e non sono mancati parrucchieri e dentisti…) spesso responsabili, negli Usa, di interventi andati a male. Alcuni di questi sono documentati nel reality Botched – Chirurgia Estrema su Sky, cui medici competenti come Paul Nassif e Terry Dubrow cercano di porre rimedio. Una tendenza che non è poi così lontana, e che sta prendendo piede anche nel Belpaese.
the best 4Nonostante la crescente influenza di Instagram, a parte alcune eccezioni, in Italia molti esperti dell’estetica clinica sono poco inclini a postare pubblicazioni accademiche e i risultati di interventi eseguiti con successo. Le abilità italiane in questo campo sono all’avanguardia e sempre più riconosciute nel mondo, perché portano avanti un approccio che anela all’eccellenza, puntando sui i fatti più che sulle immagini da diffondere senza ritegno sul web.
per la chirurgia plastica Blefaroplastica, rinoplastica e mini-lifting, oltre alla ricostruzione del seno, all’addominoplastica e alla liposuzione (queste ultime richiestissime in conseguenza del modificato stile di vita dell’ultimo anno) sono eseguiti con precisione e maestria da Marco Klinger, professore di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica all’Università degli Studi di Milano. Luminare della materia, si è aggiudicato nel 2018 il prestigioso e ambito La Malinac Lecture, premio internazionale considerato il Nobel della chirurgia plastica dall’American Society of Plastic Surgeons (Società Americana dei Chirurghi Plastici) già conferito in passato ad altri due italiani,.
Un fuoriclasse che ha all’attivo oltre 48 mila interventi: e l’esperienza in questo campo è indispensabile. «Il bisturi deve dare un risultato che non si nota. Saperlo usare significa anche avere le competenze che permettono di evitare sanguinamenti e di gestire nel migliore dei modi le complicanze», afferma lo specialista. Per individuare quello giusto i social non sono la strada giusta. «Chiedere dei nomi al proprio medico è il primo passo, e aiuta anche consultare l’elenco degli specialisti della propria città consultando il sito dell’Ordine dei Medici. Suggerisco anche di puntare tra quelli che lavorano nelle strutture ospedaliere o universitarie».
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