Badanti in Milano centro 

Può essere messa al servizio di un’azienda o di terzi? la prestazione di lavoro domestico, quindi anche l’attività lavorativa della Badanti in Milano centro  deve necessariamente: non avere scopo di lucro.

del datore di lavoro essere resa all’interno dell’abitazione del datore; rispondere a un bisogno personale del datore e dei suoi familiari o conviventi. non è dunque possibile che il datore di lavoro metta, a scopo di lucro, la badante assunta a disposizione di terzi, o di un’azienda. in caso contrario, il contratto non può essere considerato di lavoro domestico. la badante è obbligata a convivere col datore?  la prestazione di lavoro della badante può essere svolta in regime di convivenza del lavoratore con il datore, o di non convivenza. il regime applicato dipende dagli accordi tra badante e datore di lavoro, e dal regime scelto dipende l’inquadramento dell’assistente familiare. 

secondo quanto stabilito dal contratto collettivo per il lavoro domestico, l’orario di lavoro deve essere concordato tra le parti, nei limiti massimi settimanali. la badante, come osservato, può svolgere la prestazione sia convivendo con il datore che in assenza convivenza  della badante non può essere superiore a 10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali, nel caso di lavoratrice convivente; 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 o su 6 giorni, nel caso di lavoratrice non convivente.

la Badante in Milano centro  è obbligata a ricevere lo stipendio con mezzi tracciabili?  in generale il datore di lavoro domestico non è obbligato a erogare la retribuzione con sistemi di pagamento tracciabili. dal 2020, tuttavia, l’obbligo è previsto per poter detrarre in dichiarazione dei redditi il 19% del costo sostenuto (entro i limiti massimi previsti dalla legge) per gli addetti all’assistenza di persone non auto  sufficienti.  la badante, quindi, in quest’ipotesi è tenuta ad accettare il pagamento tracciabile, in quanto in caso contrario il datore di lavoro non può beneficiare della detrazione fiscale.  la badante deve pagare i contributi? la badante non è obbligata al pagamento diretto dei contributi: la quota di contribuzione a proprio carico è trattenuta dal datore di lavoro in busta paga  .

la badante deve pagare le tasse?  il datore di lavoro domestico non è un sostituto d’imposta, e non deve dunque trattenere irpef, addizionali ed eventuali imposte sostitutive dalla busta paga della badante e riversarle all’erario la retribuzione erogata alla badante, al netto della trattenuta contributiva, costituisce comunque un reddito da lavoro dipendente, facente parte dell’imponibile fiscale ai fini irpef. la badante dovrà dunque provvedere, per proprio conto, a dichiarare i redditi e a versare all’erario le relative imposte, sulla base della certificazione fornita annualmente dal datore, che deve indicare le retribuzioni erogate nell’anno di riferimento e l’importo trattenuto a titolo di contribuzione: questa dichiarazione sostituisce il modello cu (certificazione unica).

La Badanti in Milano centro  deve pagare i premi inail ? la badante non è tenuta a pagare i premi inail, anche se è assicurata contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: non è infatti una casalinga, ma la sua posizione è assimilata a quella di tutti i lavoratori subordinati, assicurati a carico del datore di lavoro. per la precisione, i premi assicurativi inail sono compresi negli importi versati all’ Inps, che provvede direttamente ad attribuirli all’inail.la badante deve avvisare il datore di lavoro in caso d’infortunio.

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Tappezziere Roma

Quando parliamo di tappezziere Roma una delle riflessioni che dobbiamo fare e poi ne parleremo  durante l’articolo è che Ormai L’estate è già arrivata e prima che arrivi sarebbero tante le cose da preparare e per usare un gioco di parole per non farsi trovare impreparati perché stiamo vedendo che le ultime estati non sono più come quelle di prima che erano ricordate per la loro piacevolezza e per la brezza, ma adesso sono ricordati E quest’anno e l’anno scorso in particolare ma non erano i primi anni se pensiamo anche al 2003 o 2017 per fare gli esempi, come umidità altissima, afa con la notte non si dorme nemmeno e soprattutto con anziani e persone ammalate e anche animali che sono a rischio

 E il collegamento con la figura professionale del tappezziere arriva perché comunque non potremmo dover affrontare una stagione estiva senza installare delle tende da sole di un certo livello fuori dalla veranda, dal  terrazzo fuori dalla finestra perché comunque possono costituire una sorta di barriera e capiremo che cosa intendiamo dire

 Naturalmente per salvarci da questo caldo dobbiamo puntare all’aria condizionata, ma il punto è che se abbiamo queste tende riusciamo un po’ a gestire i raggi solari sempre che chiamiamo un bravo tappezziere che venga a darci una mano e ci consigli quelle giuste da prendere dopo aver preso le misure, perché in questo modo la stanza in questione avrà almeno un modo di riscaldarsi velocemente e non dovremmo accendere il condizionatore tutto il giorno che sia per una questione economica visto anche il caro bollette sa per una questione di salute, sarebbe una cosa ottima

Per quanto riguarda le tende sarebbe meglio non fare in autonomia cercando di prendere le misure da soli, ma affidarsi solo a uno di questi professionisti nel settore  che tanto  non mancano e anche per farci dare una mano per quanto riguarda la scelta delle tonalità delle tende. Fermo restando che siccome sono tende da esterno in un condominio dovremmo adeguarsi alle regole condominiali

Quando si prende una decisione non bisogna rimanere bloccati

 Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte se abbiamo deciso di cambiare le tende e chiamare un tappezziere magari lo abbiamo deciso dopo che ne abbiamo parlato in famiglia o dopo che ci abbiamo pensato tanto non ha senso rimanere bloccati in questa scelta

 Diciamo che più che altro bisogna rompere il ghiaccio e  iniziare ad andare a parlare con i vari tappezzieri E considerando che Roma ce ne stanno tanti e se non ci proviamo potremmo perdere troppo tempo  e quando si perde troppo tempo nei casi in cui una persona tutta questa voglia non ce l’ha rischieremmo un po’ di Stufarsi Una buona idea potrebbe essere quella di parlare con qualche amico  e anche amica che magari ha fatto montare queste tende da poco e conoscere qualcuno a cui indirizzarci di cui si fida e chi ha delle tariffe per noi accettabili e questo modo perdere molto meno tempo nella ricerca.

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Tende a Rullo moderna a  Roma

Se abbiamo installato delle classiche tende a casa e ci siamo stancati di questo effetto un po’ Pistoletto e antico, possiamo cercare di rendere più fresca la nostra abitazione virando verso una scelta un po’ più tecnologica costituita da tende a rullo moderna a Roma. Le tende a rullo non sono conosciute da tutti, infatti si tratta di un particolare tipo di tende particolarmente funzionale e anche interessante dal punto di vista estetico, che garantisce la possibilità di tenere fuori una percentuale importante di sole, variabile a seconda di ciò che desidera il proprio cliente. Possiamo richiedere il sopralluogo da parte dei professionisti di questa ditta che ci diano dei suggerimenti in merito, dal momento che le tende a rullo sono fatte con dei tessuti tecnici che tengono fuori dall’abitazione i raggi del sole, ma non a livello integrale o, almeno, non sempre. Questo tessuto tecnico è in grado di variare, a seconda della tipologia, la percentuale di rifrazione solare. Ciò significa che chi ha particolari esigenze rispetto all’oscuramento di una stanza potrà utilizzare un tessuto che tiene fuori il sole al 100% e questo tessuto potrebbe essere di qualunque tonalità, non c’è bisogno che sia per forza nero può essere anche chiaro, perché questo non cambia.

Infatti, aldilà della funzionalità delle tende è molto importante anche l’estetica, dal momento che sono ben visibili e ben maneggiabili varie volte a livello quotidiano.

Come vengono installate le tende a rullo.

Per quanto riguarda l’installazione si può usufruire di una installazione professionale da parte di questa azienda che produce e che installa anche queste tende a rullo. L’installazione deve essere misurata alle tipologie di necessità e soprattutto il bisogno stesso del cliente e al tipo di finestre che sono presenti.

Infatti, esiste anche l’opzione di una installazione esterna alla finestra, che chiaramente deve montare delle tende che sono più spesse, ma che comunque si può ben fare se lo si desidera.

Le tende a rullo possono essere motorizzate, infatti questo è possibile per ogni avvolgibile, più o meno la meccanica è la medesima. Basta semplicemente premere un telecomando o addirittura utilizzare un controllo da remoto all’interno di un dispositivo mobile per alzare ed abbassare le tende.

Basta semplicemente decidere il grado, lasciando ferme le tende laddove vogliamo che siano, magari per far entrare una parte di luce, e tenere fuori qualche raggio solare in più, di modo che l’abitazione non si scaldi troppo soprattutto in estate, soprattutto se quelle finestre sono esposte direttamente ai raggi solari.

È chiaro che come qualunque tenda funzionano anche per tenere la privacy dell’abitazione, soprattutto quando si abita ai piani terreni e le persone che passano potrebbero guardare all’interno.

Sono particolarmente funzionali per quanto riguarda la capacità di non far entrare il calore che raggi del sole tendono a veicolare soprattutto quando hanno un impatto diretto.

Possiamo scegliere tra varie proposte, sempre tenendo conto del nostro budget a disposizione, dei nostri gusti, di quello che propone il catalogo di una ditta specializzata nella produzione e nell’installazione di tende a rullo.

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Cercare cartongesso a Roma

Le pareti in cartongesso rappresentano un’ottima soluzione per dividere le stanze di un’abitazione o per Cercare cartongesso a Roma utile alla copertura di alcune parti di essa.

oltre ad essere infatti molto semplici e veloci da installare, sono anche economiche, sia per quanto riguarda l’acquisto, sia per la manodopera necessaria all’installazione. non dimentichiamo inoltre che le pareti in cartongesso hanno un’ottima capacità isolante, e riescono a coibentare le stanze in termini di riscaldamento e anche in termini acustici. si tratta di pareti divisorie che vengono scelte sempre più di frequente per separare le stanze interne di un’abitazione. ma la loro installazione può essere effettuata liberamente, oppure è necessario richiedere un’autorizzazione edilizia? vediamolo di seguito.

pareti in cartongesso: obbligatorio nuovo accatastamento  quando si sceglie di installare delle pareti in cartongesso all’interno di un’abitazione di parla di “distribuzione degli spazi interna”. l’intervento rientra nell’ambito degli interventi edilizi come manutenzione straordinaria. il materiale in cartongesso non costituisce di per sé un fattore determinante per quanto riguarda la scelta delle diverse autorizzazioni edilizie da presentare.

è importante invece lo scopo per il quale le pareti vengono installate, e la destinazione d’uso degli spazi interni divisi. è molto importante sapere che, in tutte le eventualità che riporteremo di seguito, dopo l’installazione delle pareti in cartongesso sarà obbligatorio aggiornare nuovamente l’immobile presso il catasto. questo perché, in tutti i casi, si verifica una modifica dei vani abitativi.  autorizzazioni da presentare in base a diversi fattori nel caso in cui si decida di realizzare un nuovo ambiente esterno all’abitazione, come un magazzino o un garage, con le pareti in cartongesso, sarà necessario richiedere il permesso di costruire. ciò, ovviamente, perché si starebbe modificando la precedente volumetria dell’abitazione, e si starebbe quindi occupando nuova superficie nell’assetto territoriale urbano.

la situazione è differente se invece l’intenzione è quella di dividere gli spazi interni dell’abitazione con le pareti in cartongesso, al fine di modificare la destinazione d’uso della struttura. pensate, ad esempio, ad una separazione degli spazi per adattare l’ambiente ad un utilizzo professionale (centro estetico, salone da parrucchiera ecc.). in questo caso, sarà necessario presentare la scia. nel caso in cui, invece, si voglia solamente dividere le stanze di un’abitazione, senza cambiare la destinazione d’uso né aumentare la volumetria complessiva, sarà sufficiente presentare la cila.  con l’espressione “bonus ristrutturazione” si indica un bonus che può garantire una detrazione fiscale irpef pari al 50%, su tutti i lavori riguardanti ristrutturazioni edili. non è possibile ottenere tale agevolazione senza che si rispettino tutti i requisiti previsti dalla legge. il bonus in questione prevede un limite massimo di spesa pari a 96 mila euro ed è stato approvato anche per quest’anno, dalla legge di bilancio.

se vuoi conoscere tutti i dettagli relativi al bonus o anche ad altre agevolazioni fiscali previste dalla legge, continua la navigazione su questo sito. nelle categorie apposite, troverai tutti articoli riguardanti argomenti specifici, in modo che potrai sempre conoscere qualsiasi aggiornamento venga stabilito dal governo. bonus ristrutturazione: che cos’è  il bonus ristrutturazione è una detrazione irpef del 50% e riguarda tutte le spese relative a lavori di ristrutturazione che vengono svolti in campo edile. 

si devono però rispettare delle condizioni per poter ottenere tale agevolazione, come quella di rientrare nella soglia massima prevista dalla legge di bilancio, ovvero 96 mila euro.  la stessa legge ha stabilito che il bonus in questione rimarrà valido fino al 31 dicembre 2020. oltre a queste caratteristiche, il bonus ristrutturazioni verrà diviso in 10 rate di eguale importo. queste saranno versate nell’arco di un anno. 

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